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Studio sulla conservazione della stranezza pubblicato su EPJC
Un nuovo articolo che studia la conservazione del numero quantico della stranezza nelle collisioni protone-protone ad alta energia è stato recentemente pubblicato su European Physics Journal C (link: https://link.springer.com/article/10.1140/epjc/s10052-024-13375-4?utm_source=rct_congratemailt&utm_medium=email&utm_campaign=oa_20241002&utm_content=10.1140%2Fepjc%2Fs10052-024-13375-4). Lo studio è stato condotto da Stefano Cannito, uno studente magistrale del Dipartimento di Fisica, in collaborazione con il dott. Christian Bierlich dell'Università di Lund e dott.ssa Valentina Zaccolo del DF.
La misura dell'aumento nella produzione di adroni con quark strange, ottenuta dall'esperimento ALICE nei laboratori del CERN, è stata pubblicata su Nature Physics (link: https://www.nature.com/articles/nphys4111). Questi risultati hanno avviato una nuova e intrigante linea di ricerca dedicata all'adronizzazione dei quark strange.
Lo studio presentato su EPJC si concentra su come la produzione di adroni con stranezza possa essere utilizzata per differenziare due modelli teorici. Da un lato, PYTHIA 8.3, basato sul modello a stringhe di Lund, prevede la conservazione locale del numero quantico di stranezza durante la collisione. Dall'altro, EPOS4, che si fonda sulla formazione del plasma di quark e gluoni (in cui quark e gluoni sono deconfinati), prevede la conservazione globale della stranezza.
Nonostante entrambi i modelli siano in grado di descrivere adeguatamente i dati di ALICE, l'obiettivo attuale è identificare osservabili che mettano in luce le differenze tra i due approcci. L'articolo propone, quindi, osservabili specifiche in grado di distinguere chiaramente tra i due modelli.
Le previsioni formulate potranno essere testate durante i Run 3 e 4 al Large Hadron Collider, che offriranno una mole di dati significativamente maggiore e strumenti di rilevamento più sofisticati. Questo permetterà un'esplorazione approfondita dei meccanismi di produzione degli adroni strani. Le nuove scoperte potrebbero finalmente fornire risposte a uno dei misteri della fisica moderna, aiutandoci a comprendere se e come il plasma di quark e gluoni possa emergere anche nelle collisioni protone-protone.
Ultimo aggiornamento: 07-10-2024 - 12:04