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ELMA, progetto italo–tedesco che apre posizioni per post-doc
Il progetto di ricerca ELMA, presentato congiuntamente da UniTS e dai Laboratori del GSI di Darmstadt, in Germania, ha ottenuto un finanziamento di 150.000 Euro per condurre uno studio sulla risposta energetica dei sensori a pixel monolitici di silicio (MAPS).
ELMA è finanziato da fondi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) nell'ambito del quadro di Cooperazione Culturale Italia–Germania, che mira a facilitare l'accesso del personale di ricerca italiano ai grandi centri di ricerca tedeschi.
Il progetto darà modo di instaurare una collaborazione duratura tra i gruppi italiano e tedesco, consentendo lo scambio di studenti e studentesse e del personale scientifico, l'accesso routinario alle rispettive strutture, ulteriori iniziative di ricerca congiunte e pubblicazioni scientifiche.
I gruppi di ricerca del progetto ELMA, guidati da Giacomo Contin del Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste e da Silvia Masciocchi dell'Università di Heidelberg e dei Laboratori GSI, studieranno sistematicamente la risposta dei MAPS a particelle accelerate a determinate energie. I ricercatori prepareranno e caratterizzeranno campioni funzionali di MAPS, in geometrie planari e curve, e li irraggeranno presso i fasci di ioni dell’acceleratore GSI-FAIR. La forma e le dimensioni dei gruppi di pixel attivati dalle particelle incidenti con diverso numero di carica ed energia, e le informazioni sul segnale analogico conservate dalla logica del rivelatore, saranno utilizzate per studiare la risposta e calibrare accuratamente i sensori per un ulteriore utilizzo nelle diverse applicazioni sperimentali.
I laboratori del GSI metteranno a disposizione del progetto le strutture locali del fascio di irraggiamento e forniranno supporto scientifico e tecnico.
“La tecnologia MAPS è attualmente la più avanzata nell'ambito dei rivelatori per la misura della posizione e il tracciamento di particelle negli esperimenti di fisica delle alte energie" spiega Giacomo Contin, principale proponente del progetto. "L'obiettivo della nostra ricerca, condotta sui sensori sviluppati dalla Collaborazione ALICE ITS3 del CERN, consiste nello sfruttare questi stessi rivelatori per arrivare all'identificazione della specie della particella rilevata, aggiungendo un'ulteriore prerogativa a questi sensori che nel prossimo futuro equipaggeranno alcuni tra i principali esperimenti internazionali di fisica delle particelle elementari.”
Il team italiano, attualmente composto da una ricercatrice, tre ricercatori, due dottorande e un borsista di ricerca del Dipartimento di Fisica, sarà presto arricchito da due unità grazie agli assegni di ricerca banditi dal Dipartimento con il finanziamento MAECI. Il finanziamento infatti ha permesso anche di bandire borse di ricerca oltre alle due posizioni di assegnista post-dottorato.
Ultimo aggiornamento: 13-09-2024 - 10:35